Alessandro Turchi

PR Manager, The Big Now/mcgarrybowen

Si chiama B·52 (dal cocktail che deve il suo nome al bombardiere Boeing B-52 impiegato dagli americani nella guerra del Vietnam per sganciare bombe al napalm), il cortometraggio di finzione diretto dal regista Flavio Nani, che denuncia la pericolosa deriva culturale che si nasconde dietro i crimini d’odio a sfondo razzista e xenofobo, dramma sociale in continua crescita – in Italia e nel resto del mondo - e potenzialmente in grado di generare un circolo vizioso senza fine.

Lo short movie è presentato da The Big Now/mcgarrybowen, agenzia creativa full-service del gruppo Dentsu Aegis Network, e patrocinato da Amnesty International Italia, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, che si celebra il 21 marzo in tutto il mondo.

La proclamazione di questa giornata è avvenuta nel 1966 da parte dell’Assemblea generale ONU per sottolineare la necessità di un maggiore impegno per l’eliminazione dei fenomeni di razzismo, intolleranza, xenofobia, ancora oggi tristemente protagonisti di tragici episodi che violano il rispetto dei diritti fondamentali all’uguaglianza e alla non discriminazione, sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. La data del 21 marzo è stata scelta per ricordare quando il 21 marzo del 1960, in Sudafrica, in pieno apartheid, la polizia ha aperto il fuoco su un gruppo di dimostranti di colore, uccidendone sessantanove e ferendone centottanta. Questo è tristemente ricordato come il massacro di Sharpeville.

Il corto è ambientato in un futuro prossimo, in cui una nuova tecnologia ci rende ancora più alienati e iperconnessi. Marco, schiacciato da una vita ripetitiva e monotona, è alla ricerca del suo posto nel mondo. Quando incontra Nico al bancone di un bar pensa finalmente di averlo trovato, ma finirà per diventare una pedina di un gioco più grande di lui, con risvolti inquietanti.

Attraverso questa narrazione, il film mette in luce alcune dinamiche che si stanno radicando nella società contemporanea: chi favorisce l’integrazione razziale diventa un bersaglio da eliminare, in un macabro gioco dove – come mostrato nell’epilogo del film - il confine tra vittima e carnefice diventa inevitabilmente labile.

“B·52 è un film autentico: la veridicità della narrazione è la chiave in grado di restituire la deriva culturale che abbiamo già sotto i nostri occhi. – spiega Flavio Nani, Film Director e Head of Production di The Big Now/mgarrybowen – Il contesto distopico che fa da background alla narrazione serve a rafforzare l’autenticità del racconto; lontano da un contesto fantascientifico, lo spettatore sarà portato a chiedersi quanto sia prossimo lo scenario descritto nel corto”.

"Siamo felici di patrocinare questo cortometraggio. Racconta in modo chiaro che l'odio può essere un boomerang, può tornare a chi lo propaga. E ci ricorda che il confine tra discorso d'odio e crimini d'odio è facilmente valicabile", ha affermato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

Il corto B·52, prodotto dalla casa di produzione The Big Angle, è online da oggi, 21 marzo, sul sito e sui canali social di Amnesty International Italia, sui canali video di Corriere.it, La Repubblica.it e Il Sole24Ore.com e in programmazione sui canali TV SKY (Sky TG24 e Sky On Demand), La 7 e Discovery (Nove, Real Time, Giallo, Dmax, HGTV, Motortrend e Food Network).